Tassa di abitazione all'8% per affittuari e proprietari

 

Valore locativo 2.0

 

Stefan Drack,  12 febbraio 2018

 

 

1       Introduzione. 2

2       Definizioni 3

3       Concetto di tassa di abitazione. 3

4       Consumo sull’alloggio. 4

5       Dichiarazione di valore locativo 4

6       Motivi e considerazioni 4

7       Indigenza degli anziani. 5

8       Sovranità cantonale 5

9       Analogie tra inquilini e proprietari. 6

10    Testo dell’iniziativa (bozza) 6

11    Sfida

12    Applicazione

 

11    Sfida. 7

 

 

 

 

 

1  Introduzione

 

L’imposizione della proprietà abitativa deve essere rinnovata in Svizzera. Questa riforma richiede la nostra creatività, perché la nuova legge fiscale dovrebbe essere equilibrata. Inoltre, durante gli ultimi decenni non è stato trovato alcun modello fiscale sostenuto dalla maggioranza.

Sia la Commissione dell’economia del Consiglio degli Stati che il Consiglio nazionale hanno adottato l'iniziativa 17.400. (Consiglio degli Stati il 2 febbraio 2017, Consiglio nazionale il 16 agosto 2017). L'iniziativa richiede, tra l'altro, l'abolizione dell’imposizione del valore locativo della residenza principale e l’evitamento di disparità tra inquilini e proprietari. Inoltre, la riforma fiscale deve essere neutrale, ciò significa che il gettito fiscale dei Comuni e dei Cantoni devono rimanere approssimativamente invariati.

 

Die Volkswirtschaftslehre unterscheidet bei Häusern und Wohnungen drei Aspekte, die besteuert werden können: Das Vermögen, das Einkommen und den Konsum. Dies gilt sowohl für Mietwohnungen als auch für Wohneigentum.

Die Vermögenssteuer für Immobilien ist unbestritten. Die Eigenmietwertbesteuerung hingegen ist ausgesprochen unpopulär. Sie führt zu einer zusätzlichen Steuerbelastung von Hauseigentümern. Bei der EMW-Besteuerung wird der Eigenmietwert dem Einkommen angerechnet, während der Wohnkonsum von Steuern befreit ist. Die Wohnsteuer im vorliegenden Konzept kehrt dies um. Die Einkommensseite wird von Steuern befreit, dafür gibt es für den Wohnkonsum eine Einheitssteuer von 8%. Zukünftig soll also statt dem „Wohn-Einkommen“ der Wohnkonsum besteuert werden.

 
Gli obiettivi principali della tassa di abitazione sono:
1. Il consumo sull'alloggio è tassato come qualsiasi altro consumo,
2. Tasse comparabili per inquilini e proprietari;
3. Gettito fiscale invariato e continuo per Comuni e Cantoni.
Inoltre, l'onere amministrativo deve essere ridotto al minimo e le possibilità dell’evasione fiscale sono da ridurre.

Probabilmente è la propaganda la più geniale del nostro tempo di promettere la soppressione del valore locativo durante decenni. Ma non sarebbe una tal esenzione fiscale illogica, in particolare nel caso di una casa unifamiliare? Einfamilienhäuser verursachen in der Standortgemeinde hohe Infrastrukturkosten. Far partecipare adeguatamente i proprietari a questi costi corrisponde al principio di causalità.

 

 

2  Definizioni

 

L’imposizione del valore locativo. La storia:

 

www.Eigenmietwert-nein.ch

Modello d’imposizione attuale in cui il valore locativo è aggiunto all’imponibile. D’altronde, interessi passivi e costi di manutenzione possono essere dedotti dall’imponibile.

 

Valore locativo (60%)

Valore stimato di circa il 60% dell’affitto comparativo. Base per la tassazione delle abitazioni occupate dai proprietari.

 

Affitto comparativo

Importo che deve essere pagato per un’abitazione simile ogni anno. Sono presi in considerazione la natura, le dimensioni, arredamento, luogo, il consumo di energia, etc.

Principio di causalità

I costi sono distribuiti proporzionalmente a chi li causa. Chiunque causa più costi, deve pagare di più in conseguenza.

Proprietario di abitazione

Persona che vive nella propria abitazione o nella propria casa.

 

Consumo sull'alloggio

Con circa il 36% l’importo maggiore nel budget di una famiglia. Ciò include abitare, energia e la manutenzione.

 

 

 

3  Concetto di tassa di abitazione

 

Sui redditi locativi e valori locativi (almeno 60% dell’affitto comparativo) viene riscossa una tassa dell'8%. Le tasse sono divise equamente tra Cantone e Comune. Con la tassa di abitazione, il Comune può coprire parte dei costi relativi al consumo sull'alloggio. (Allacciamenti, cura delle infrastrutture, spese amministrative generali, ecc.)

Gli affitti e i valori locativi rimangono al livello precedente. Le spese accessorie non sono influenzate dalla tassa di abitazione. Imprese e proprietari di casa non pagano altre tasse sul profitto dei redditi locativi. Le aziende devono eseguire una contabilità separata per il noleggio di appartamenti.

Il subaffitto permanente nella residenza principale, ad esempio per più di tre mesi, è esente da imposte. Il reddito locativo non deve superare il 50% dell’affitto o del valore locativo.

Di nuovo, dovrebbe essere possibile aggiornare il valore locativo on-line. Così si potrebbero correggere stime troppo alte di vecchi edifici.
Una tassa uniforme ha il grande vantaggio che i singoli imprenditori e le imprese complesse, fiscalmente ottimizzate, paghino le stesse tasse sui redditi locativi!

 
 

 

4  Consumo sull’alloggio

 

Il consumo sull’alloggio ha molte forme. Ci sono persone che devono accontentarsi di un alloggio minimo e sono esposti a inquinanti e rumore. Altri possono permettersi di lasciare gli appartamenti inutilizzati nei dintorni più belli. Il concetto di tassa di abitazione non critica questo né contiene una progressione nel senso di una tassa di lusso.

Il consumo sull'alloggio deve essere tassato principalmente perché porta a costi nel Comune e nel Cantone. Una tassa sul consumo sull'alloggio crea anche incentivi per una parsimoniosa gestione della risorsa terreni edificabili.

Il consumo sull'alloggio riflette in gran parte la capacità di un’economia domestica. È anche adatto a questo motivo come base per le tasse, simili all'IVA.

Il consumo sull'alloggio è difficile da misurare. I due migliori indicatori fino ad oggi sono l'affitto per gli appartamenti in affitto e il valore locativo per le proprietà abitative. Questi indicatori sono applicabili alla casa principale e alla seconda casa. Una distinzione è superflua, che semplifica il sistema fiscale.

 

 

5  Dichiarazione di valore locativo

 

Di nuovo, il proprietario di abitazione deve poter dichiarare on-line il valore locativo. L’amministrazione verifica che il valore locativo sia plausibile. Ad esempio, se in caso di vendita si nota che il valore locativo è basato su informazioni errate, sarà possibile applicare tasse addizionali o sanzioni.

Alla dichiarazione del valore locativo, è associata anche la zona. La valutazione dovrebbe tenere conto delle offerte di affitto e offerte immobiliari nella stessa zona. A più lungo termine si può immaginare una classificazione delle zone all'interno di un Comune.

Il valore locativo è adatto per la prova di affitti esagerati? Per esempio, un affitto più di 1,5 volte il valore locativo (100%), è probabilmente usura.

 

 

 

6  Motivi e considerazioni

 

 L’imposta uniforme di consumo sull'alloggio è simile all'IVA. Più grande il consumo, più grande la tassa. Poiché il consumo sull'alloggio è parzialmente proporzionale ai costi per il Comune, la tassa di abitazione corrisponde in gran parte al principio di causalità. Sulla base di budget invariati nel Cantone e nei Comuni, la tassa di abitazione contribuisce a mantenere moderate le imposte sul reddito. Di conseguenza la tassa di abitazione aiuta che la riforma fiscale non causa imposte più alte sui salari.

L'imposta uniforme permette di automatizzare i processi con il minimo sforzo. Ad esempio, gli ordini di pagamento ricorrenti per le tasse. La trasparenza alta riduce scappatoie fiscali al minimo. Questo permette un reddito fiscale considerevole con un’aliquota fiscale moderata. I proprietari di abitazione a basso mutuo possono aspettarsi un dimezzamento delle tasse (rispetto all'imposizione del valore locativo attuale).

Il subaffitto esente da imposte nel domicilio principale motiva a utilizzare meglio parti inutilizzate di appartamenti e in case. Ad esempio, se un pensionato affitta un appartamento, sono in due ad averne benefici. La persona pensionata per il reddito supplementare, il subaffittuario per un’abitazione a prezzo favorevole.

 

 

 

7  Indigenza degli anziani

 

L'indigenza degli anziani può colpire affittuari e proprietari di abitazione. Nessun modello fiscale può prevenirla, in linea di principio. Però la tassa di abitazione contribuisce a rendere disponibili le finanze per l'assistenza sociale. Circa un terzo della tassa di abitazione proviene da proprietari di abitazione (non esenti da imposte).

Ai proprietari pensionati potrebbero mancare i fondi per mantenere il loro immobile. Di conseguenza, potrebbero essere in difficoltà per i costi elevati di riscaldamento e riparazioni. Così potrebbero adattare la stima troppo alta della loro vecchia abitazione, grazie ad un’autodichiarazione. Un'aliquota fiscale dell'8% dovrebbe essere simile all’aliquota fiscale attuale, nella maggior parte dei casi.

 

 

 

8  Sovranità cantonale

 

Il prelievo fiscale e l’uso del gettito fiscale avvengono entro i confini cantonali. I Cantoni determinano l’aliquota del valore locativo. I Cantoni si attaccano ai limiti precedenti del 60% e del 100% dell’affitto comparativo. Il 60% corrisponde ad un generoso promozione della proprietà immobiliare.

Per scambiare i dati fiscali all'interno dei Cantoni e oltre i confini cantonali, tutti i Cantoni devono rispettare una struttura di dati uniforme. Un requisito che si applica già oggi.

Per il prelievo fiscale e per l’autodichiarazione del valore locativo, sono necessari nuovi sistemi informatici. Avrebbe senso che i Cantoni acquistassero i programmi in maniera coordinata da un fornitore centrale.

 

 

 

9  Analogie tra inquilini e proprietari

 

Nell'attuale sistema fiscale (imposizione del valore locativo) le analogie tra inquilini e proprietari sono spesso sottovalutate. Ecco alcuni esempi:

  • La costruzione e la manutenzione di appartamenti in affitto e proprietà abitativa creano un numero simile di posti di lavoro. In ogni caso viene applicata l’IVA.
  • Se un locatore privato vive all'ubicazione del suo appartamento affittato, sono valide le stesse aliquota fiscale per la rendita da affitto e il valore locativo. Sia per quanto riguarda l'imposta sul patrimonio che l’imposta sui redditi.
  • Il consumo sull'alloggio di inquilini e proprietari in appartamenti paragonabili ha circa gli stessi costi conseguenti per il Comune.
  • Sia gli inquilini che i proprietari possono essere esposti a immissioni dovute alle loro consumo sull'alloggio: rumore, fuliggine, usura dei pneumatici, puzza, ecc.

Naturalmente, ci sono anche grandi differenze: gli inquilini portano in modo significativo meno rischi (finanziari) e possono delegare molti problemi al locatore, ad es. riparazioni.

 

 

 

10  Testo dell’iniziativa (bozza)

 

Redditi locativi e valori locativi (dal 60% al 100% dell’affitto comparativo) sono soggetti ad una imposta uniforme, che può corrispondere al massimo all'IVA. Se un affitto è chiaramente di sotto dell’affitto comparativo, viene applicato il valore locativo. Il Consiglio federale stabilisce le eccezioni, come ad esempio per le casse pensione.

Il gettito fiscale va per il 50% alla Comunità locale e per il 50% al Cantone.
 
Due iniziative popolari?

Un’iniziativa potrebbe richiedere una tassa di abitazione per abitazioni in proprietà. Una seconda iniziativa potrebbe cercare una tassa di abitazione per appartamenti in affitto.

 

 

11  Sfida

 

L’imposizione diversa di alloggi in locazione e spazi commerciali in affitto può essere visto come una contraddizione al principio che lo stesso bene dovrebbe essere tassato allo stesso modo. Tuttavia, è lecito chiedersi quanto vada considerato il punto di vista degli investitori.

Quando abitazioni e locali commerciali si sovrappongono in parte, la tassazione è difficile da calcolare poiché sono diversi i modelli fiscali.

Le imprese che operano in diversi settori devono risolvere la parte della locazione separatamente. Di conseguenza, il resoconto annuale deve essere adattato.

Redditi locativi dall'estero non sono soggetti alla tassa di abitazione.

Se gli interessi ipotecari salissero oltre al >5%, il Parlamento potrebbe sentirsi indotto a introdurre di nuovo la detrazione fiscale per gli interessi ipotecari. In questo caso, la tassa di abitazione assumerebbe un’importanza minore. Con un indebitamento del 50%, la tassa di abitazione conterebbe meno dell'1% degli interessi ipotecari.

La quota del budget comunale direttamente attribuibili al consumo sull'alloggio è poco conosciuta. La correlazione va studiata.
Per un incasso della tassa di abitazione da parte di un prestatore di servizi, potrebbe essere chiamata tassa di alloggio, tassa per l'infrastruttura o simili.

 

 

12  Applicazione

 

La tassa di abitazione è da applicare a tutte le proprietà residenziali di conseguenza case e appartamenti di proprietà. Può essere dispensata una distinzione tra domicilio principale e seconda casa. La tassa residenziale è anche adatta per le case cooperative.

Quando aziende affittano appartamenti, la tassa di abitazione corrisponde più o meno alle imposte correnti, perciò è neutrale economicamente. Vale a dire che le aziende già oggi pagano in media circa l'8% della rendita da affitto.

Probabilmente la tassa di abitazione è anche adatta per appartamenti affittati privatamente. Se l’imposta uniforme è neutrale o no deve essere studiata. Se viene applicata anche la tassa di abitazione in questo ambito, in caso di un profitta sproporzionato, l'affitto dovrà essere ridotto.

In quali settori si applicherà la tassa di abitazione si può determinare solo se i gettiti fiscali di oggi sono conosciuti.